Olli sbarca in Europa, il primo minibus autonomo stampato in 3D.
L’arrivo di Olli in Europa, sconvolgerà totalmente la mobilità urbana sostenibile. L’innovativo minibus risulterà un progetto che porrà una particolare attenzione sia alle caratteristiche di accessibilità, sia all’ambiente stesso.
Il minibus, costruito in Arizona dalla Local Motors presenta una peculiarità davvero singolare: l’assemblaggio di ogni veicolo avviane nell’arco di una sola giornata.
Le ragioni che spingono l’ottimizzazione dei tempi, sono riscontrate in parte nell’assemblaggio in quanto l’80% dei componenti utilizzati vengono stampati in 3D, in parte invece perché la progettazione di base ha ridotto il numero di fornitori di pezzi velocizzando così le operazioni.
Entrando in un’ottica più tecnica, il rivoluzionario piccolo minibus viene azionato da quattro motori elettrici collocati nel mozzo delle ruote, che lo spingono ad una velocità massima di 25 km orari. La ricarica avviene in circa due ore, con un’autonomia di più o meno 40 chilometri e la capacità di trasportare fino a 12 persone (di cui 8 sedute).
A muovere lo shuttle Olli inoltre è presente il sistema di guida basato su Ibm Watson, ovvero un sistema di intelligenza artificiale.
Difatti sul veicolo sono montati oltre 30 sensori (LiDAR, GPS): l’interfaccia è in grado di elaborare le informazioni ottenute e regolare di conseguenza il suo comportamento nel traffico.
Sono numerose le amministrazioni locali in tutto il mondo che hanno manifestato interesse nella possibilità di introdurre il veicolo nel proprio sistema di tpl. Pur non essendo dotato di autista, al loro interno sarà presente un addetto alla sicurezza che verifica il suo corretto funzionamento.
La scelta della location nella quale poter effettuare la sperimentazione è stata decisa attraverso una sfida tra città europee, il Challenge internazionale di Local Motors vinta dalle città di Torino e di Amsterdam, durante la selezione dei migliori contesti urbani di sperimentazione del minibus.
Olli sarà presente a Torino per quattro mesi, per poi spostarsi ad Amsterdam dove affronterà una realtà ben diversa: la strada.